mercoledì 2 novembre 2011

"Progetto Idioma" - album in free download!

Il primo, omonimo album di Progetto Idioma è liberamente scaricabile sulla pagina Bandcamp del gruppo!


venerdì 28 ottobre 2011

"Posta da filmare" - Nuovo romanzo ristampato sul sito!

Sette anni fa, completavo la stesura di “Posta da filmare”.
Sette anni più tardi, “Posta da filmare” viene pubblicato sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it

L’edizione digitale, licenziata via Creative Commons, restituisce al pubblico il mio quinto romanzo, senz’altro il più famoso e famigerato nella ristretta cerchia di persone che hanno avuto a che fare con la prosa del sottoscritto.
Qualcuno ne è stato entusiasta, qualcun altro l’ha giudicato un’immane porcheria. Nessuno, ad ogni modo, è rimasto indifferente.

Pochi fronzoli per un testo che, partendo da uno scenario di pseudofantascienza (la periferia fiorentina divenuta, nel 2016/17 circa, una sorta di claustrofobico ghetto multietnico), traccia senza retorica un quadro spietato della realtà quotidiana, con uno stile asciutto e diretto a puntellare una storia di sicura efficacia narrativa, con buona pace dei detrattori. Il cosiddetto “Scream of consciousness”, il grido interiore di un’esistenza pervasa da un latente malessere, erompe con un clangore che spazza via tutto quanto trova sulla propria strada.

Se avete voglia di una storia avvincente, finanche divertente, e che al contempo vi costringa a tener drizzate le antenne e non abbassare mai la guardia, scaricate e leggete “Posta da filmare”. Viceversa, potete sempre anestetizzarvi i sensi con le svariate amenità che furoreggiano sugli scaffali delle librerie e vi vengono spacciati per romanzi. La sfida resta la solita: credete davvero di riuscire a trovare roba migliore di quella che posso offrirvi io?
Chiudo citando un’esclamazione contenuta nel romanzo, e divenuta di recente il rabbioso e catartico sfogo che risuona durante i concerti di Progetto Idioma (il gruppo di cui faccio parte): “Tutti a casa!”

giovedì 8 settembre 2011

"Galvanoterapia" - Nuova ristampa sul sito!

Voilà! Il piano ristampe del mio catalogo attraverso il sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it non conosce soste!

Da oggi è infatti disponibile, nel quinto anniversario del suo completamento, “Galvanoterapia”. Fulgido esempio di “narrativa discount”, l’opera comprende due romanzi, raccolti in un unico volume.
Entrambi descrivono le vicissitudini di un personaggio pericolosamente simile al sottoscritto, tra gli ultimi mesi del 2002 (il primo) e l’inizio del 2006 (il secondo).

Dal punto di vista della pura scrittura, credo si tratti del mio lavoro migliore. Ogni sfaccettatura del mio stile è presente nelle giuste dosi: abbonda l’ironia, talvolta demenziale, mentre i segmenti più introspettivi, al pari di quelli apertamente drammatici, sono disarmanti nella loro sincerità. Lo stile alterna brani di bella prosa di stampo classico, narrati per lo più in terza persona, ad altri in cui il protagonista–alter ego, a briglia sciolta, prende per mano il lettore, trascinandolo nel suo rutilante immaginario.

Non mi dilungo oltre, per altre delucidazioni c’è la nota al testo, e poi il modo migliore per farsi un’idea di ciò che vi aspetta è immergersi nella lettura di “Galvanoterapia”, piuttosto che sciropparsi le mie elucubrazioni su questo blog (io li detesto i blog, l’ho mai dichiarato pubblicamente? Detto, fatto!). Non sono mica un teleimbonitore che deve rifilarvi una batteria di pentole!

Il “doppio” romanzo è come sempre liberamente scaricabile tramite licenza Creative Commons. Presto ne pubblicherò altri, per il momento godetevi questo, che è qualcosa di eccelso. Se democraticamente non vi garba, beh, è un problema vostro e non mio!

giovedì 4 agosto 2011

Ljuboungherelli.it - Il sito ufficiale!

Come promesso, i fatti nudi e crudi. Più qualche immancabile orpello...

È finalmente attivo il mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it

Lì saranno progressivamente riversate le opere letterarie inedite che ho realizzato tra il 2001 e il 2008: nove romanzi e una raccolta di racconti, e potrebbe non essere tutto...

È risaputa la mia feroce avversione all’asfittico mondo editoriale italiano. Perciò ho deciso di smarcarmi dalle pastoie in cui mi sono trovato invischiato per anni, e fare tutto in proprio. I testi saranno liberamente scaricabili, protetti da licenze Creative Commons, affinché possano essere diffusi e fruiti da chiunque, a patto che non siano modificati e riportino i crediti originari.

Sono già disponibili due romanzi. “Focolaio del treno”, monumentale esordio, che nel 2001 segnò una prima svolta artistica nella mia carriera di scrittore. Quale miglior modo di festeggiare il decennale della stesura del vero e proprio manifesto programmatico della “periferia esistenziale”, se non condividendolo col mondo? È una bella mattonata, senza dubbio, ma al contempo una tappa fondamentale per comprendere appieno il mio successivo percorso.

I fuoriquota – Di nuovo verso il baratro” è un altro lavoro piuttosto complesso, portato a termine non senza intoppi nel settembre 2005, e rappresenta quanto di più ambizioso e sperimentale io abbia mai creato.

Entro la fine del 2011, saranno pubblicati altri romanzi, ed il piano delle ristampe prevede di avere online l’intero catalogo per il 2013. Invito dunque tutti a restare sintonizzati e scoprire, o riscoprire, i vari tasselli della storia letteraria del sottoscritto, che con somma modestia vi ricordo essere pur sempre il più grande scrittore vivente!

Ho provveduto personalmente a curare le revisioni definitive di tutti i lavori, che saranno accompagnati da una nota introduttiva redatta per l’occasione, e dai file contenenti prima e quarta di copertina, pure questi realizzati da me.

Resta inteso che, qualora trovassi valide ragioni per completare un nuovo romanzo, anch’esso sarà scaricabile dal sito. Per il momento mi limito ad una spudorata celebrazione di me stesso e di quanto di buono reputo d’aver offerto alla causa; la storia, come recita la chiusa della biografia che campeggia sul sito, è ancora da scrivere...

In conclusione, ringrazio infinitamente il webdesigner e webmaster del sito, nonché compagno di mille avventure, per l’ottimo lavoro svolto e per gli ulteriori grattacapi che gli arrecherò, costringendolo ad assumere il ruolo di Deus Ex Machina, o per meglio dire Deus Ex Maschera, anco nella gestione di questo spazio! http://www.vududesign.it

Ora e in futuro, saccheggiate il mio sito senza remore, diffondete l’idea e rispondete in piena coscienza: davvero sugli scaffali delle librerie ci sono così tante opere migliori di quelle che posso regalarvi io?
Non è ancora finita!

giovedì 21 luglio 2011

2001-2011: 10 anni di periferia esistenziale

In realtà, la storia non inizia nel 2001. Né finisce nel 2011. Ma per una volta, chi se ne frega! Troppo spesso, peraltro a ragione, vengo accusato d’essere eccessivamente pignolo, ai limiti, anzi oltre i limiti della maniacalità. Ecco dunque uno squarcio nell’apparato accusatorio dei miei detrattori, che per inciso, non essendoci granché da detrarre, non sono poi così numerosi (cit.).

Tuttavia, i tempi parrebbero maturi per fare il punto della situazione e guardare avanti, con la consapevolezza di potersi voltare verso il proprio passato senza necessariamente vedere orrore e brutti ricordi.

Quelli ci sono sempre, ci mancherebbe altro. Ma c’è anche una congrua eredità che merita d’esser messa a disposizione di coloro che vogliano fruirne.

Dieci anni vissuti costantemente sull’orlo del baratro. Dieci anni di potenziali colpi da k.o. incassati a ripetizione. Catarticamente, queste ferite mai del tutto rimarginate hanno contribuito alla costruzione di un percorso che, pur essendosi disvelato soltanto a pochi occhi e a pochissimi cuori, non ho dubbi possa risultare significante non ad esclusivo tornaconto del sottoscritto.

Non sono un benefattore dell’umanità né il salvatore della patria. Ho però qualcosa da dare, e lo offrirò a chiunque lo voglia. Non pretendo in cambio soldi o favori; mi accontento di un briciolo d’attenzione. Ma è facoltativa pure quella, non c’è da preoccuparsi più di tanto, non me ne avrò a male se non la otterrò!

A breve, questo schizzo appena abbozzato assumerà le specifiche di un disegno fatto e finito. Perché questi dieci anni non sono trascorsi invano, né se ne sono andati senza lasciare traccia alcuna.

martedì 12 luglio 2011

Inedito senza titolo, luglio 2011

Ricordo bene quel genere di sensazione, e il mio approccio ad essa. In verità, c’ho girato intorno per gran parte della mia vita. Posso tranquillamente affermare che, se sono qui adesso, è soprattutto perché sono stato spinto dalla continua ricerca di quella sensazione, dall’attrazione verso una sfida che è tanto più avvincente quanto più ardua appare la sua realizzazione. Forse è proprio l’improbabilità di successo a tenere tesa la corda e alimentare sogni e speranze. Il risultato, quand’anche riuscissi a conseguirlo, non avrebbe mai lo stesso gusto provato nel tentativo di arrivarci.

Oggi mi sento moderatamente in pace con me stesso ed il mondo, almeno rispetto ad altri periodi. Tuttavia, la strada che vedo pararmisi davanti rimane lastricata d’insidie ed intoppi. Che gli ostacoli debbano essere superati o aggirati, quel che per me conta è avere ben fissa nel cuore e nella mente l’eccitazione di mirare ad un bersaglio che chiunque non mi riterrebbe all’altezza di colpire. Poi, magari, centratolo, anziché esultare, mi apparirebbe scialbo e pretestuoso, inizierei a vedere il vuoto dentro e attorno a me, e il terrore di non aver più nulla per cui lottare mi schiaccerebbe inesorabilmente, e allora davvero non sarei in grado di risollevarmi.

Un episodio rivelatore. Un giorno, ero molto piccolo, sarà stato venticinque anni fa o poco meno, mi dimostrai estremamente brillante in una determinata situazione. Avevo raggiunto qualcosa di significativo, avrei avuto ottime ragioni per festeggiare. Eppure, forse per la prima volta nella mia vita, senz’altro la prima che riesca a focalizzare nella mente, avvertii quel retrogusto amaro che m’ha sempre impedito di godermi appieno le poche soddisfazioni che mi sono tolto. Da allora, magari inconsciamente, la rincorsa per me divenne di gran lunga più importante del salto. Il salto, spesso e volentieri, nemmeno l’ho spiccato.

Fatto sta che le persone complicate si ritrovano a dover gestire situazioni complicate. Fa parte del gioco, no? Tutto ciò che desideravo nella vita, non ho mai smesso di considerarlo possibile. Assai di rado ho tagliato dei traguardi che m’ero prefissato. Ma non m’importa granché. Mi restano ancora tante cose da fare prima di sgombrare il campo, che siano più o meno realistiche non fa differenza per me. Procedo per non disperdere l’ebbrezza di questa sensazione impagabilmente intensa.

Quei sogni li intravedo, sarebbero anche a portata di mano, cosicché non smetto d’inseguirli. Nei momenti bui mi rincuora enormemente avere degli obiettivi da perseguire, qualcosa in cui credere per andare avanti. È quel bagliore che appare di volta in volta, assumendo svariate fattezze, a convincermi che, sì, ne vale la pena.

Continuo a girarci intorno.

Sono ancora vivo.