Dieci anni, come vola il tempo, non ci son più le mezze stagioni...
In realtà, mi pare intercorsa una vita. Il 2 luglio è storicamente una ricorrenza infausta per la mia famiglia. Ad ogni modo, il 2 luglio 2002, dopo una lavorazione iniziata al principio di quell’anno, portavo a compimento “Cacciatori di betoniere”. Oggi, 2 luglio 2012, sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it sopraggiunge l’obbligata ristampa dell’opera.
All’epoca, ero convinto d’aver creato un capolavoro assoluto. Oggi, questa raccolta di quindici “epifanie e storie di periferia” mi appare comunque sotto una luce piacevolissima, sebbene mi renda conto che non tutto gira alla perfezione, ed alcuni passi difettano della maturità che avrei acquisito qualche anno più tardi, e che avrebbe reso immortali testi nei quali l’onnipotenza della mia scrittura sopperisce a un innegabile calo d’ispirazione.
Ebbene sì, a fronte di qualche pecca, ritengo inarrivabile l’estro creativo che seppi dispensare nel trittico iniziale della mia bibliografia, in particolare in “Cacciatori di betoniere”. Ero un fiume in piena d’idee brillanti e originali, la capacità di sviluppare a ciclo continuo ogni aspetto della narrazione (episodi, personaggi, dialoghi, ambientazioni, introspezione) è qui di un’efficacia che non ha eguali. Certo, questo mio andare a briglia sciolta comportava degli effetti collaterali, talvolta mi lasciavo prender la mano e ciò inevitabilmente nuoce alla leggibilità di determinate pagine.
La mia cifra stilistica, così diversa da quella che mi avrebbe in seguito contraddistinto, merita la lettura, e l’approccio è senza dubbio più immediato e leggero rispetto ai due romanzi coevi, “Focolaio del treno” e “Quarto foglio protocollo”.
Al solito, “Cacciatori di betoniere” è liberamente scaricabile con licenza Creative Commons, assieme a prima e quarta di copertina (quest’ultima davvero da antologia!), e alla nota all’edizione digitale.
Non aggiungo altro, se non che nel giro di qualche mese, massimo un anno, l’intero mio catalogo letterario sarà a disposizione di chiunque desideri immergersi nell’opera omnia del più grande scrittore vivente!
lunedì 2 luglio 2012
sabato 5 maggio 2012
"Figure gemellari verso l'altro" - Nuovo romanzo ristampato sul sito!
Ei fu, siccome immobile…
Arriva giustappunto oggi una nuova ristampa sul mio sito ufficiale!
All’indirizzo http://www.ljuboungherelli.it è infatti disponibile, liberamente scaricabile con licenza Creative Commons, “Figure gemellari verso l’altro”, il “poema in forma di romanzo” che andavo a completare proprio il 5 maggio 2007.
L’opera, come qualcuno ha giustamente notato, segna il passaggio da “periferia esistenziale” a “periferia onirica”, e simboleggia alla perfezione il senso di alienazione, disperazione e soprattutto fallimento, che provavo allora e che intendevo trasporre per iscritto nel mio decimo romanzo. Per ulteriori delucidazioni in merito, vedasi la nota all’edizione digitale, anch’essa scaricabile dal sito.
“Figure gemellari verso l’altro” fu dunque concepito in un periodo nerissimo della mia vita, in cui i sogni di gloria tanto a lungo cullati si erano miseramente infranti. Ciononostante, la scrittura è all’insegna di una spietata lucidità. Nessun autocompiacimento nel descrivere il male di vivere che affligge i personaggi, niente retorica vittimista. Solo pagine incredibilmente belle, solcate da un’introspezione psicologica di efficacia più unica che rara. Il romanzo vive principalmente di questo: la nuova versione che ho curato per la pubblicazione sul sito vede infatti sparire svariate parti narrative poco funzionali all’economia del testo, per concentrarsi altresì sull’analisi in profondità nelle viscere dell’animo del protagonista, piuttosto che raccontare storie fini a se stesse, che magari fungessero da paradigma di particolari sensazioni emotive (cosa che avevo già sperimentato in “Dall’altro verso il baratro” e “I fuoriquota”, che insieme a “Figure gemellari verso l’altro” costituiscono un’ipotetica trilogia).
Se a giro leggete libri migliori e più curati sotto quest’aspetto, fatemi un fischio e verrò a verificare di persona! Ma, al solito, nutro fortissimi dubbi al riguardo…
Arriva giustappunto oggi una nuova ristampa sul mio sito ufficiale!
All’indirizzo http://www.ljuboungherelli.it è infatti disponibile, liberamente scaricabile con licenza Creative Commons, “Figure gemellari verso l’altro”, il “poema in forma di romanzo” che andavo a completare proprio il 5 maggio 2007.
L’opera, come qualcuno ha giustamente notato, segna il passaggio da “periferia esistenziale” a “periferia onirica”, e simboleggia alla perfezione il senso di alienazione, disperazione e soprattutto fallimento, che provavo allora e che intendevo trasporre per iscritto nel mio decimo romanzo. Per ulteriori delucidazioni in merito, vedasi la nota all’edizione digitale, anch’essa scaricabile dal sito.
“Figure gemellari verso l’altro” fu dunque concepito in un periodo nerissimo della mia vita, in cui i sogni di gloria tanto a lungo cullati si erano miseramente infranti. Ciononostante, la scrittura è all’insegna di una spietata lucidità. Nessun autocompiacimento nel descrivere il male di vivere che affligge i personaggi, niente retorica vittimista. Solo pagine incredibilmente belle, solcate da un’introspezione psicologica di efficacia più unica che rara. Il romanzo vive principalmente di questo: la nuova versione che ho curato per la pubblicazione sul sito vede infatti sparire svariate parti narrative poco funzionali all’economia del testo, per concentrarsi altresì sull’analisi in profondità nelle viscere dell’animo del protagonista, piuttosto che raccontare storie fini a se stesse, che magari fungessero da paradigma di particolari sensazioni emotive (cosa che avevo già sperimentato in “Dall’altro verso il baratro” e “I fuoriquota”, che insieme a “Figure gemellari verso l’altro” costituiscono un’ipotetica trilogia).
Se a giro leggete libri migliori e più curati sotto quest’aspetto, fatemi un fischio e verrò a verificare di persona! Ma, al solito, nutro fortissimi dubbi al riguardo…
lunedì 23 gennaio 2012
"Benvenuti nella chiesa del rumore" - Nuovo romanzo ristampato sul sito!
E buon 2012!
Quale modo migliore di festeggiare il nuovo anno, se non con una bella pubblicazione sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it?
Da oggi è infatti disponibile, a cinque anni esatti dal suo completamento, “Benvenuti nella chiesa del rumore”, romanzo che all’epoca, più o meno consciamente, dette avvio all’ultima fase della mia carriera letteraria.
Una fase caratterizzata da una prosa decisamente più cupa rispetto al passato, con un persistente senso di angoscia e alienazione a circuire i personaggi e di riflesso i lettori.
La grigia metropoli mitteleuropea che fa da sfondo alle vicende calza a pennello alle sfumature torbide della storia. Poca ironia e, di contro, un’inedita tensione mistico–religiosa che affiora nel testo.
Gli intrecci tra la successione degli eventi e gli inquietanti segmenti di cosiddetto “flusso di coscienza esterna” (similmente a quanto già sperimentato con successo in “Posta da filmare”) contribuiscono al raggiungimento degli scopi suddetti, in modo, continuo a ritenere, più che efficace.
Senza contare che, nei mesi susseguenti alla realizzazione di quest’opera, svariati fatti di cronaca nazionale ed internazionale salirono alla ribalta mediatica, in una curiosa assonanza con quanto accade nelle pagine (da molti bollate come inverosimili) di “Benvenuti nella chiesa del rumore”. Leggere per credere!
Al solito, l’opera e la relativa documentazione (copertina e nota all’edizione digitale, alla quale vi rimando per ulteriori ragguagli) sono liberamente scaricabili con licenza Creative Commons.
Se vi va, regalatevi dunque un po’ di letteratura di altissimo spessore. Dopo di che, se non siete soddisfatti, tornate pure a rovistare sugli scaffali delle librerie in cerca di qualcosa di meglio. Ma dubito che avverrà...
Quale modo migliore di festeggiare il nuovo anno, se non con una bella pubblicazione sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it?
Da oggi è infatti disponibile, a cinque anni esatti dal suo completamento, “Benvenuti nella chiesa del rumore”, romanzo che all’epoca, più o meno consciamente, dette avvio all’ultima fase della mia carriera letteraria.
Una fase caratterizzata da una prosa decisamente più cupa rispetto al passato, con un persistente senso di angoscia e alienazione a circuire i personaggi e di riflesso i lettori.
La grigia metropoli mitteleuropea che fa da sfondo alle vicende calza a pennello alle sfumature torbide della storia. Poca ironia e, di contro, un’inedita tensione mistico–religiosa che affiora nel testo.
Gli intrecci tra la successione degli eventi e gli inquietanti segmenti di cosiddetto “flusso di coscienza esterna” (similmente a quanto già sperimentato con successo in “Posta da filmare”) contribuiscono al raggiungimento degli scopi suddetti, in modo, continuo a ritenere, più che efficace.
Senza contare che, nei mesi susseguenti alla realizzazione di quest’opera, svariati fatti di cronaca nazionale ed internazionale salirono alla ribalta mediatica, in una curiosa assonanza con quanto accade nelle pagine (da molti bollate come inverosimili) di “Benvenuti nella chiesa del rumore”. Leggere per credere!
Al solito, l’opera e la relativa documentazione (copertina e nota all’edizione digitale, alla quale vi rimando per ulteriori ragguagli) sono liberamente scaricabili con licenza Creative Commons.
Se vi va, regalatevi dunque un po’ di letteratura di altissimo spessore. Dopo di che, se non siete soddisfatti, tornate pure a rovistare sugli scaffali delle librerie in cerca di qualcosa di meglio. Ma dubito che avverrà...
giovedì 19 gennaio 2012
Progetto Idioma a Riserva Indie il 16 gennaio 2012
Ecco in edizione integrale l'apparizione di Progetto Idioma all'interno della trasmissione Riserva Indie dello scorso 16 gennaio 2012, sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network. Buon ascolto!
domenica 4 dicembre 2011
"Dall'altro verso il baratro" - Nuovo romanzo ristampato sul sito!
Poche ciance. “Dall’altro verso il baratro” è da oggi disponibile sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it, liberamente scaricabile tramite licenza Creative Commons.
Non si tratta del mio romanzo meglio riuscito, senza dubbio. Ma forse è quello più importante, per la svolta che prefigura a livello di stile, atmosfere e tematiche. E perché gli devo la mia vita.
Rispetto alla prima stesura, risalente al febbraio 2004, la versione approntata per l’edizione digitale spazza via le indecisioni che mi portavo dietro all’epoca, e risulta assai meglio a fuoco.
Da qui in poi, il cosiddetto “Scream of consciousness” inizierà a levarsi dalle pagine di ogni mia opera, con modalità sempre differenti ed originali. Il punto di partenza, dunque, si chiama “Dall’altro verso il baratro”.
Per ulteriori delucidazioni, rimando alla nota che accompagna la pubblicazione, anch’essa scaricabile dal sito.
Avete ora a disposizione ben cinque romanzi del più grande scrittore vivente e, in attesa di nuove ristampe digitali nel 2012, rilancio la sfida: siete proprio sicuri di poter trovare di meglio sugli scaffali delle librerie?
Non si tratta del mio romanzo meglio riuscito, senza dubbio. Ma forse è quello più importante, per la svolta che prefigura a livello di stile, atmosfere e tematiche. E perché gli devo la mia vita.
Rispetto alla prima stesura, risalente al febbraio 2004, la versione approntata per l’edizione digitale spazza via le indecisioni che mi portavo dietro all’epoca, e risulta assai meglio a fuoco.
Da qui in poi, il cosiddetto “Scream of consciousness” inizierà a levarsi dalle pagine di ogni mia opera, con modalità sempre differenti ed originali. Il punto di partenza, dunque, si chiama “Dall’altro verso il baratro”.
Per ulteriori delucidazioni, rimando alla nota che accompagna la pubblicazione, anch’essa scaricabile dal sito.
Avete ora a disposizione ben cinque romanzi del più grande scrittore vivente e, in attesa di nuove ristampe digitali nel 2012, rilancio la sfida: siete proprio sicuri di poter trovare di meglio sugli scaffali delle librerie?
mercoledì 2 novembre 2011
"Progetto Idioma" - album in free download!
Il primo, omonimo album di Progetto Idioma è liberamente scaricabile sulla pagina Bandcamp del gruppo!
venerdì 28 ottobre 2011
"Posta da filmare" - Nuovo romanzo ristampato sul sito!
Sette anni fa, completavo la stesura di “Posta da filmare”.
Sette anni più tardi, “Posta da filmare” viene pubblicato sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it
L’edizione digitale, licenziata via Creative Commons, restituisce al pubblico il mio quinto romanzo, senz’altro il più famoso e famigerato nella ristretta cerchia di persone che hanno avuto a che fare con la prosa del sottoscritto.
Qualcuno ne è stato entusiasta, qualcun altro l’ha giudicato un’immane porcheria. Nessuno, ad ogni modo, è rimasto indifferente.
Pochi fronzoli per un testo che, partendo da uno scenario di pseudofantascienza (la periferia fiorentina divenuta, nel 2016/17 circa, una sorta di claustrofobico ghetto multietnico), traccia senza retorica un quadro spietato della realtà quotidiana, con uno stile asciutto e diretto a puntellare una storia di sicura efficacia narrativa, con buona pace dei detrattori. Il cosiddetto “Scream of consciousness”, il grido interiore di un’esistenza pervasa da un latente malessere, erompe con un clangore che spazza via tutto quanto trova sulla propria strada.
Se avete voglia di una storia avvincente, finanche divertente, e che al contempo vi costringa a tener drizzate le antenne e non abbassare mai la guardia, scaricate e leggete “Posta da filmare”. Viceversa, potete sempre anestetizzarvi i sensi con le svariate amenità che furoreggiano sugli scaffali delle librerie e vi vengono spacciati per romanzi. La sfida resta la solita: credete davvero di riuscire a trovare roba migliore di quella che posso offrirvi io?
Chiudo citando un’esclamazione contenuta nel romanzo, e divenuta di recente il rabbioso e catartico sfogo che risuona durante i concerti di Progetto Idioma (il gruppo di cui faccio parte): “Tutti a casa!”
Sette anni più tardi, “Posta da filmare” viene pubblicato sul mio sito ufficiale http://www.ljuboungherelli.it
L’edizione digitale, licenziata via Creative Commons, restituisce al pubblico il mio quinto romanzo, senz’altro il più famoso e famigerato nella ristretta cerchia di persone che hanno avuto a che fare con la prosa del sottoscritto.
Qualcuno ne è stato entusiasta, qualcun altro l’ha giudicato un’immane porcheria. Nessuno, ad ogni modo, è rimasto indifferente.
Pochi fronzoli per un testo che, partendo da uno scenario di pseudofantascienza (la periferia fiorentina divenuta, nel 2016/17 circa, una sorta di claustrofobico ghetto multietnico), traccia senza retorica un quadro spietato della realtà quotidiana, con uno stile asciutto e diretto a puntellare una storia di sicura efficacia narrativa, con buona pace dei detrattori. Il cosiddetto “Scream of consciousness”, il grido interiore di un’esistenza pervasa da un latente malessere, erompe con un clangore che spazza via tutto quanto trova sulla propria strada.
Se avete voglia di una storia avvincente, finanche divertente, e che al contempo vi costringa a tener drizzate le antenne e non abbassare mai la guardia, scaricate e leggete “Posta da filmare”. Viceversa, potete sempre anestetizzarvi i sensi con le svariate amenità che furoreggiano sugli scaffali delle librerie e vi vengono spacciati per romanzi. La sfida resta la solita: credete davvero di riuscire a trovare roba migliore di quella che posso offrirvi io?
Chiudo citando un’esclamazione contenuta nel romanzo, e divenuta di recente il rabbioso e catartico sfogo che risuona durante i concerti di Progetto Idioma (il gruppo di cui faccio parte): “Tutti a casa!”
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